La Piadina
La piada, detta e conosciuta principalmente come piadina, è uno dei piatti tipici della tradizione romagnola, ormai diffusa in tutta la penisola.
Ideale in qualsiasi momento della giornata e per tutte le occasioni, si presta per un pranzo veloce, come per una cena “diversa” o salva-cena, infatti, oltre ad estremamente facile da preparare, è velocissima.
Tutto ciò che vi occorre sono pochi e semplici ingredienti, facilmente reperibili in casa. La si può farcire nei modi più svariati, con quello che abbiamo in frigo. Si può decidere per la classica rucola e squacquerone, con prosciutto e stracchino, mozzarella e prosciutto cotto, più fresca e leggera: con verdure fresche o grigliate, un po’ più sofisticata: con coppa, pesto di rucola e stracciatella...insomma, per il ripieno, largo spazio alla fantasia. Vi assicuro che comunque le farcirete saranno sempre deliziose. Oggi vi racconto come preparare per noi e i nostri commensali un’ottima piadina fatta con le nostre mani.
Ho provato varie ricette, trovate in giro per il web, più o meno buone, ma nessuna mi aveva mai convinta e soddisfatta in pieno. Poi, vedendo una diretta della cara Paoletta, non potevo no provarla. Tutto ciò che lei propone è sempre un successo, così il destino ha voluto che per cena avevo finito il pane. Quale occasione migliore per provare la ricetta?
Beh! Fatta e rifatta, sempre un successo! Nonostante lo strutto, è di una leggerezza e di una bontà unica, molto simile a quelle mangiate in Romagna... provatele, si sciolgono in bocca!!!
Ideale in qualsiasi momento della giornata e per tutte le occasioni, si presta per un pranzo veloce, come per una cena “diversa” o salva-cena, infatti, oltre ad estremamente facile da preparare, è velocissima.
Tutto ciò che vi occorre sono pochi e semplici ingredienti, facilmente reperibili in casa. La si può farcire nei modi più svariati, con quello che abbiamo in frigo. Si può decidere per la classica rucola e squacquerone, con prosciutto e stracchino, mozzarella e prosciutto cotto, più fresca e leggera: con verdure fresche o grigliate, un po’ più sofisticata: con coppa, pesto di rucola e stracciatella...insomma, per il ripieno, largo spazio alla fantasia. Vi assicuro che comunque le farcirete saranno sempre deliziose. Oggi vi racconto come preparare per noi e i nostri commensali un’ottima piadina fatta con le nostre mani.
Ho provato varie ricette, trovate in giro per il web, più o meno buone, ma nessuna mi aveva mai convinta e soddisfatta in pieno. Poi, vedendo una diretta della cara Paoletta, non potevo no provarla. Tutto ciò che lei propone è sempre un successo, così il destino ha voluto che per cena avevo finito il pane. Quale occasione migliore per provare la ricetta?
Beh! Fatta e rifatta, sempre un successo! Nonostante lo strutto, è di una leggerezza e di una bontà unica, molto simile a quelle mangiate in Romagna... provatele, si sciolgono in bocca!!!
La Piadina
Di Erica Liverani e Paoletta Serrante
Di Erica Liverani e Paoletta Serrante
Ingredienti per 6 piadine da 150 g
500 g di farina “00”
14 g di sale
100 g di strutto o olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino di miele
14 g di lievito chimico per torte salate (in mancanza anche quello per dolci) o 5 g di bicarbonato (io 7 g di lievito per torte salate)
125 g di acqua
125 g di latte (io 250 g di acqua in totale)
Preparazione
Mescolate l’acqua e il sale facendolo scioglie completamente.
Setacciate la farina e il lievito sulla spianatoia, formate una sorta di cratere al centro, inserite lo strutto, il miele, aggiungete un po’ per volta i liquidi. Impastate fino ad ottenere un impasto, omogeneo ma non tenace.
Finito l’impasto, lasciatelo riposare coperto per 15-30 min. a temperatura ambiente.
Dividete l’impasto in pezzi da 150 g, formate delle palline, lasciate riposare nuovamente altri 5-10 min. schiacciatele leggermente con il palmo della mano e successivamente stendete, con il matterello fino a formare un disco di circa 25 cm di diametro, spesso 2-3 mm. circa.
Riscaldate un testo di ghisa o una padella antiaderente (non unta) e cuocete ogni disco per circa due minuti per lato, facendo attenzione a non bruciare troppo la superficie e cuocendo bene l’interno.
Mescolate l’acqua e il sale facendolo scioglie completamente.
Setacciate la farina e il lievito sulla spianatoia, formate una sorta di cratere al centro, inserite lo strutto, il miele, aggiungete un po’ per volta i liquidi. Impastate fino ad ottenere un impasto, omogeneo ma non tenace.
Finito l’impasto, lasciatelo riposare coperto per 15-30 min. a temperatura ambiente.
Dividete l’impasto in pezzi da 150 g, formate delle palline, lasciate riposare nuovamente altri 5-10 min. schiacciatele leggermente con il palmo della mano e successivamente stendete, con il matterello fino a formare un disco di circa 25 cm di diametro, spesso 2-3 mm. circa.
Riscaldate un testo di ghisa o una padella antiaderente (non unta) e cuocete ogni disco per circa due minuti per lato, facendo attenzione a non bruciare troppo la superficie e cuocendo bene l’interno.
NOTE: potete preparare l’impasto fino a due giorni prima e conservarlo in frigo ben coperto.
Volendo potete realizzare le vostre piadine, sostituendo i liquidi previsti, con pari quantità latte o con nata acqua e metà latte.
Potete sostituire lo strutto con pari peso di olio extravergine d’oliva.
Potete cuocete in anticipo le piadine e riscaldarle in padella al momento.
Potete sostituire la farina “00” con farina integrale, tipo1, tipi2, segale o altra farina che non sia di forza come ad esempio la manitoba, questa non va bene perché, renderebbe troppo tenace l’impasto, aumentando un pò l'acqua o il latte perchè questo tipo di farine assorbono di più.
Volendo potete realizzare le vostre piadine, sostituendo i liquidi previsti, con pari quantità latte o con nata acqua e metà latte.
Potete sostituire lo strutto con pari peso di olio extravergine d’oliva.
Potete cuocete in anticipo le piadine e riscaldarle in padella al momento.
Potete sostituire la farina “00” con farina integrale, tipo1, tipi2, segale o altra farina che non sia di forza come ad esempio la manitoba, questa non va bene perché, renderebbe troppo tenace l’impasto, aumentando un pò l'acqua o il latte perchè questo tipo di farine assorbono di più.
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