Caponata Palermitana della Prof. Tagliarini
Non ho avuto il piacere e l'onore di conoscere personalmente la prof.ssa Tagliarini, ma conosco la figlia, persona dolce, gentile, disponibile, cuoca doc, ma principalmente una grande amica e se è vero che i figli sono lo specchio dei genitori, posso dire di aver conosciuto, se pur indirettamente la prof.
Vi propongo la ricetta per come ce la descrive la prof.ssa Tagliarini attraverso la figlia Laura e credetemi, non ho mai mangiato una caponata più buona di questa:
Caponata della Prof.ssa Tagliarini
Per fare questo piatto servono le melanzane siciliane lunghe e strette. Devono essere lucide, nere e sode. Per spiegarmelo mia madre mi raccontava quello che sentiva gridare ai fruttivendoli della Vucciria di Palermo quando era piccola: “nivvurre, nivvure che c’ha murriu u padri!”
Ingredienti
1 kg di melanzane
1/2 cipolla gialla piccola
1 cuore di un sedano
20 olive dolci verdi
1 manciata di uvetta passa
1 manciata scarsa di mandorle
aceto di vino bianco q.b.
zucchero q.b
sale q.b.
Procedimento
Soffriggere le melanzane in abbondante olio di semi , tagliate a tocchetti (tagliarle e buttarle direttamente nell’olio bollente man mano). Scolarle e metterle in un piatto con abbondante carta assorbente. Una volta ben asciutte salarle e metterle da parte. Tagliare il cuore di sedano a fettine trasparenti Snocciolare le olive e tagliarle a listarelle A parte soffriggere la cipolla in un cucchiaio d’olio e tre di acqua: deve diventare trasparente e vagamente dorata. Aggiungere la salsa passata, mezza bottiglia dovrebbe bastare e far restringere a fuoco basso. Salare. Quando la salsa è pronta assemblare tutti gli ingredienti: versare le melanzane fritte, le olive tagliate, il cuore di sedano, le mandorle e l’uvetta. Sfumare con aceto di vino bianco e zucchero. Fare evaporare l’aceto e spegnere. L’intera operazione dura 5-10 minuti, poiché gli ingredienti NON devono cuocere ma mantenere le diverse consistenze. Una volta fredda assaggiare nuovamente e, nel caso, regolare nuovamente di sale, zucchero e aceto. Nessuno di questi tre ultimi ingredienti dovrebbe prevalere. La caponata andrebbe fatta riposare in frigo almeno 2 giorni prima di essere gustata.
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